29 MAGGIO 2021
di Piero Genovese
Da
Sky a Netflix. Dopo che la piattaforma digitale ha lanciato la fiction su
Totti, Netflix, società di distribuzione online di film, ecco lanciare il
film, sul “Divin Codino”, Roberto Baggio, che mette in risalto la carriera
di un campione, quella di Baggio per l’appunto, che sarebbe stata ancora più
brillante senza i gravi infortuni.
Parla anche della vita di un uomo che riesce a combattere la fragilità
grazie proprio alla religione e ai principi del Buddhismo, che riprende una
delle massime più veritiere del calcio: “Nel calcio come nella vita”.
Interpretato da Andrea Arcangeli, sotto l’attenta regia di Letizia Lamartire,
nel film di Baggio viene ripercorsa la parte più dolorosa del calciatore,
acquistato dalla Fiorentina nell’85 e costretto a giocare poco per un
ginocchio (il suo tallone d’Achille), che lo tormenterà per tutta la
carriera da calciatore.
Il fulcro centrale della pellicola i mondiali di USA ‘94, prima volta nella
storia in cui il mondiale si decise ai rigori. Baggio non aveva mai tirato
un rigore sopra la traversa (non era mai successo nemmeno agli allenamenti).
Da qual momento il campione si blocca psicologicamente, non crede più in sé
stesso.
E’ solo grazie all’aiuto della famiglia e del prezioso contributo padre
Florindo Baggio interpretato da un sempre prezioso Andrea Pennacchi, che
Baggio trova il coraggio di rialzarsi, aspetto sottolineato anche dalla
canzone presente nella pellicola dal titolo “L’uomo dietro il campione”
firmata Diodato.
Dopo l'esperienza di Bologna, Milan e Inter, dove travagliato è il rapporto
con il tecnico nerazzurro Lippi, Baggio giocatore trova la forza di
ripartire da zero, risolleva il Brescia di Carlo Mazzone (interpretato da
Martufello), portandolo all’ottavo posto in serie A e poi, come la miglior
sceneggiatura di Hitchcock prevede, ecco un nuovo colpo di scena, Trapattoni
non lo convoca in Nazionale per i Mondiali di Corea e Giappone.
Leitmotiv de “Il Divin Codino è “non è importante l’obiettivo, ma il
percorso per raggiungerlo”. Come lo stesso Baggio sottolineò più volte nelle
sue interviste, “importante, alla fine, è sapere di aver fatto tutto quello
che potevi fare per raggiungere l'obiettivo”.
‘Il divin codino” non si sofferma solamente sul Baggio calciatore, ma anche
sulla sua vita e sulla capacità di diventare un vero e proprio mito negli
anni Novanta.
Il film, inoltre, ha ottenuto la certificazione ‘green’, visto che la
produzione ha messo in atto una serie di comportamenti eco sostenibili sul
set, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale sul territorio