APRIL, 2006
By
Maria A. Avveduto
Vincenzo Mauro, originally from Salerno, was Police Commissioner of
Syracuse from 2002 to 2005, where he carried out his activity very well,
contributing to the serenity of citizens and public order.
A man who can be defined in three words. Humble, simple and with a high
sense of the state. From October 2005 he became Quaestor of Potenza and
later Quaestor of Messina.
EXCLUSIVE INTERVIEW
Q:
What are the reasons why the State Police and the Syracuse Police
Headquarters participated so strongly in the film “Nel cuore di una diva”?
A: << The proposal was carefully examined, first of all by me, when I was
exercising the functions of Police Chief of Syracuse, and then the project
was presented to the central office for external relations, which is
interested in all these things. And we realized that the project represented
a positive image for the State Police, also on how the relations between
ordinary citizens and the police were based. So we are dedicated to
supporting this film initiative. >>
D: "In the heart of a diva" was the first film to have real policemen,
real steering wheels and a real police headquarters as a film set.
What are the decisive factors of this choice?
A: << The depth of the plot and the genius of a young director and also of a
plot of some interest, so supporting this initiative that not only involves
actors, but also people who carry out their work every day, in my opinion is
a very important aspect. And then you do not see an allegorical
representation of the police, but the function it performs in the social
sphere. >>
Q: Do you think that supporting such a project will bring publicity to
the police, given that among other things the film denounces the
mistreatment that women suffer?
A: << More than for advertising, it serves to increase the citizen's
interest in our situation, to induce people to collaborate and if tested in
a broad and serene way it produces positive effects for the community. >>
Q: In your opinion, can cinema and TV be used to give citizens more
confidence in the Police?
A: << I think that all mass media must represent reality, what happens,
deepen, enter the police structures, to make people understand how they are
conformed and what they are for, because sometimes someone thinks that
Police only serve to arrest thieves. The Police first of all plays a social
role, it is of course an activity, also that of arresting thieves is among
the competences.
Now the culture of the Neighborhood Police is born, the denunciation at
home, are a series of initiatives that have this purpose. >>
D: Remaining on the subject of violence against women. A woman who
suffers it, what should she do?
A: << A person who suffers violence must contact our structures that are
prepared to welcome with headquarters, tools and initiatives in this regard
and to put people at ease.
There is a specialized office, the one that deals with violence, which is
within the main investigative office in the Police Headquarters, made up of
specialized people able to give, not only assistance but support in many
respects when undergoing a action of such gravity - >>
D: Any thoughts on Annarita Campo?
A: I met Annarita Campo, a few years ago, and I immediately cultivated first
of all the intelligence that she has in getting to the heart of the problems,
the way she treated them in the film she wrote. Let's say that you have been
able to grasp the right signals and have managed to represent them in the
best way.
I think this is a great merit that you have.
She then she is a person who has intuition, ability, but also style, a
particular style. >>
Q: What about Sandra Milo?
A: << Milo is a person who belongs to the history of cinema and not only to
that of Italy, in my opinion.
You have a particular sympathy. It was extraordinary to see her at the
cinema, when there was not even color and to see her in her extraordinary
sympathy with her, in her equally extraordinary humanity. She is a diva who
is in the hearts of many people. >>
Q: How did seeing real cops in the film affect you?
A: << Seeing the people who do a heavy job every day, in a stage performance
or in a film, is something that gives particular emotion.
I know that behind those hollow faces, behind those slightly scrambled
uniforms, there are people who make an extraordinary contribution to
people's lives, who do a great job that is very useful to the community.
For us, Annarita Campo, with this film has hit the mark of our department's
goal, and for this we appreciate the film even more. >>
D: You are now Quaestor of Potenza, a province which, among other things,
should be the set of the new film of the Campo. If you need a new police
intervention in the new film, would you again make available the necessary
means for the realization of the scenes? If so, why?
A: << There is no doubt! Obviously, on the basis of the required
authorizations our central offices, as happened for Syracuse, certainly.
Indeed I think it is a good thing, something that I consider important, to
adapt a cinematic construct to a reality that is very different from the
Syracusan one.
I trust that as soon as possible the Campo will also take an interest in
this area where I find myself, which has different faces but which can be
lent to an activity of the same type. >>
APRILE, 2006
A
cura di
Maria A. Avveduto
Vincenzo Mauro, di origini di Salerno, è stato Questore di Siracusa dal
2002 al 2005, dove ha svolto egregiamente la sua attività contribuendo alla
serenità dei cittadini e all’ordine pubblico.
Un uomo che può essere definito in tre parole. Umile, semplice e con un alto
senso dello Stato. Dall’ottobre 2005 è divenuto Questore di Potenza e
successivamente Questore di Messina.
INTERVISTA ESCLUSIVA
D: Quali sono i motivi per cui la Polizia di Stato
e la Questura di Siracusa, hanno partecipato così vivamente nel film “Nel
cuore di una diva”?
R: <<E' stata esaminata attentamente la proposta, innanzitutto da me, quando
esercitavo le funzioni di Questore di Siracusa, e poi il progetto è stato
prospettato all'ufficio centrale delle relazioni esterne, che si interessa
di tutte queste cose. E ci siamo resi conto che il progetto rappresentava
un'immagine positiva per la Polizia di Stato, anche su come si basavano i
rapporti tra i normali cittadini e le forze dell'ordine. Così ci siamo
dedicati a sostenere questa iniziativa cinematografica.>>
D: "Nel cuore di una diva" è stato il primo film ad avere veri
poliziotti, vere volanti e una Questura vera come set cinematografico.
Quali sono i fattori decisivi di questa scelta?
R:<<La profondità della trama e la genialità di una giovane regista e anche
di una trama di un certo interesse, quindi sostenere questa iniziativa che
non solo vede partecipi attori, ma anche persone che svolgono giornalmente
il proprio lavoro, a mio avviso è un aspetto molto importante. E poi non si
vede una rappresentazione allegorica della polizia, ma la funzione che
svolge nel sociale.>>
D:Pensa che affiancare un progetto del genere porti pubblicità alle forze
dell'ordine, dato che tra l'altro il film denuncia i maltrattamenti che
subiscono le donne?
R:<<Più che per la pubblicità, serve per incrementare l'interesse del
cittadino verso la nostra situazione, per indurre la gente ad una
collaborazione e se testato in modo ampio e sereno produce effetti positivi
per la collettività.>>
D: Il cinema e la tv, secondo lei, possono servire per dare più fiducia
ai cittadini verso la Polizia?
R:<<Io penso che tutti i mass-media devono rappresentare la realtà, ciò che
accade, approfondire, entrare nelle strutture di Polizia, per far capire
alla gente in che modo sono conformate e a cosa servono, perchè a volte
qualcuno pensa che la Polizia serve solo per arrestare i ladri. La Polizia
svolge innanzitutto un ruolo sociale, è un'attività, naturalmente, anche
quella di arrestare i ladri è tra le competenze.
Adesso è nata la cultura dei Poliziotti di Quartiere, la denuncia a
domicilio, sono una serie di iniziative che hanno questo scopo.>>
D: Rimanendo nel tema della violenza sulle donne. Una donna che la
subisce, cosa deve fare?
R: <<Una persona che subisce una violenza deve rivolgersi alle nostre
strutture che sono predisposte ad accogliere con sede, strumenti e
iniziative a riguardo e a mettere a proprio agio le persone.
Esiste un ufficio specializzato, quello che tratta la violenze, che è in
seno all'ufficio investigativo principale nella Questura, costituito da
persone specializzate in grado di dare, non solo un'assistenza ma un
sostegno sotto tanti aspetti nel momento in cui si subisce un'azione di
tanta gravità->>
D: Un suo pensiero su Annarita Campo?
R: <<Io ho conosciuto Annarita Campo, qualche anno fa, e subito ho coltp
innanzitutto l'intelligenza che ha nell'entrare nel vivo dei problemi.Il
modo in cui li ha trattati nel film che ha scritto. Diciamo che ha saputo
cogliere i segnali giusti ed è riuscita a rappresentarli nel modo migliore.
Penso che questo sia un grande merito che ha.
Poi è una persona che ha intuito, capacià, ma anche stile, uno stile
particolare.>>
D: E su Sandra Milo?
R: <<La Milo è una persona che appartiene alla Storia del Cinema e non solo
anche a quella dell'Italia, secondo me.
Ha una simpatia particolare. E' stato straordinario vederla al Cinema,
quando non esisteva neanche il colore e di vederla nella sua straordinaria
simpatia, nella sua umanità ugualmente straordinaria. Una diva che sta nel
cuore di tanta gente.>>
D: Che effetto le ha fatto vedere i poliziotti veri nel film?
R: <<Rivedere le persone che tutti i giorni svolgono un gravoso lavoro, in
una rappresentazione scenica o in un film è una cosa che dà particolarmente
emozione.
SO che dietro a quei volti scavati, dietro a quelle uniformi un poco
strapazzate, ci sono persone che danno un contributo straordinario nella
vita della gente, che ganno un grande lavoro molto utile alla collettività.
Per noi, Annarita Campo, con questo film ha colto nel segno l'obbiettivo del
nostro dipartimento, e per questo apprezziamo ancora di più il film.>>
D: Lei adesso è Questore di Potenza, provincia che tra l'altro dovrebbe
essere set del nuovo film della Campo. Lei, nel caso in cui servisse un
nuovo intervento della Polizia nel nuovo film, metterebbe di nuovo a
disposizione i mezzi necessari per la realizzazione delle scene? Se è si
perchè?
R: <<Non c'è dubbio! Ovviamente sulla scorta delle previste autorizzazioni i
nostri uffici centrali, così come è accaduto per Siracusa, certamente. Anzi
penso che sia una buona cosa, una cosa che ritengo importante, adattare un
costrutto cinematografico ad una realtà che è ben diversa da quella
siracusana.
Io confido che al più presto la Campo, si interessi anche di questo
territorio dove io mi ritrovo, che ha delle facce diverse ma che si può
prestare ad una attività dello stesso tipo.>>