29 MAGGIO 2021
di Maria A. Avveduto
L'undici maggio scorso sono stati assegnati i premi "David di Donatello"
assegnati dalla Accademia del Cinema Italiano. La cerimonia di premiazione è
stata trasmessa in diretta su Raiuno ed è stata condotta da Carlo Conti.
I premi "David di Donatello" sono presieduti da Piera Detassis.
A ricevere il "Premio alla carriera" dei David di Donatello è stata Sandra
Milo.
L'attrice di origini siciliane ma nata a Tunisi ha interpretato circa poco
più di 60 film iniziando da "Il generale Della Rovere" di Roberto
Rossellini, "Adua e le compagne", "Fantasmi a Roma", "Giulietta degli
spiriti" e "8½" premiato con l'Oscar e diretto dal grande e inimitabile
Federico Fellini.
Tra i film che ha interpretato c'è la pellicola "Nel cuore di una diva"
prodotta dalla South Pictures e diretta dalla giovane maestra regista
Annarita Campo.
"Nel cuore di una diva" è stato realizzato con il patrocinio del Comune di
Siracusa, dove è stato girato, e del "Ministero delle Pari Opportunità" con
la collaborazione della "Polizia di Stato".
E' stato il primo film ad avere poliziotti reali nel film.
A tal proposito riproponiamo una intervista di Sandra Milo rilasciata in
esclusiva al nostro giornale "Divi & Cinema" al debutto nel 2006.
Sandra Milo, grande Diva del
Cinema Italiano, ben 41 anni di spettacolo alle spalle, tra le poche
conosciute ed ammirate dal panorama internazionale, molto amata dal pubblico
per la sua grande umanità e la sua immensa dolcezza. Mamma di tre figli:
Debora, avuta dal matrimonio con il produttore Moris Ergas e poi Ciro e
Azzurra avuti dal matrimonio con Ottavio De Lollis. Ha un grande amore per
gli animali in special modo per i gatti ed i cani. Il suo primo cane si
chiamava “Fortunella”, e nella scelta del nome si è ispirata al personaggio
del “Corriere dei Piccoli”:
Ha avuto moltissimo animali nella sua vita, una volta è arrivata ad avere in
casa sino a venticinque gattini.
E’ una di quelle persone dal grande cuore, che condanna chi abbandona o
maltratta gli animali.
Ma passiamo alla sua carriera artistica, che inizia negli anni ’60, quanto
ventenne, arrivò a Cinecittà, tra le sue caratteristiche: una bellezza come
il sole e un’allegria che ti coinvolge.
Su ordine di Fellini e Pietrangeli i suoi capelli neri diventarono
“platinati”, e le fu dato un nome d’arte: “Milo”, in omaggio alle sue forme
mentre il nome “Sandra” le venne dato per farle assumere un’aria familiare.
La sua carriera cinematografica è iniziata partecipando a diversi film, nei
quali ha ricoperto piccole parti, come ne “Lo Scapolo” con Alberto Sordi del
1955 e con Totò nel film “Totò nella luna” del 1958, ma il primo ruolo
importante lo ebbe ne “Il generale della Rovere” del 1959 per la regia di
Roberto Rossellini.
Nel 1961 recitò nei film di Luchino Visconti “Vanina Vanini” e nello stesso
anno le fu chiesto di partecipare a “Divorzio all’Italiana” di Pietro Germi,
nel quale doveva interpretare il ruolo della moglie del barone Fefè
(Mastroianni), ma rifiutò e il ruolo venne interpretato da Daniela Rocca.
Nel 1963 Federico Fellini volle tutta ingenuità e ancora mora in “8 ½”, film
autobiografico che racconta la vita di un regista, interpretato da Marcello
Mastroianni, diviso tra la moglie (Anouk Aimèe) e l’amante sensuale Carla
interpretata proprio da Sandra Milo. Film vincitore di 2 premio Oscar:
“Miglior Costumi” a Piero Gherardi e “Miglior Film Straniero”.
Il titolo del film si riferisce al numero di regie firmate da Fellini, la
metà si riferisce al suo film d’esordio dove firmò metà di “Luci del
varietà”, l’altra parte venne diretta da Alberto Lattuada.
Nel 1965 fu eroticamente ossessiva in “Giulietta degli spiriti” con
Giulietta Masina, dove interpreta tre personaggi: Susy, Iris e Fanny.
Fu il primo film a colori diretto da Fellini e quello che chiuse la sua
collaborazione con lo sceneggiatore Ennio Flaiano.
Per ambedue i film, nel 1964 e nel 1966, porta a casa il “Nastro d’Argento”
come “Miglior attrice non protagonista”.
Ripercorrendo la carriera artistica di Sandra Milo, andremmo a ricordare
tutta la storia del Cinema Italiano, è stata una delle esponenti principali
della Storia del nostro Cinema, protagonista di pellicole che ne hanno fatto
la storia e tanti i nomi che la hanno affiancata: da Sordi a Totò, dalla
Masina alla Bardot, da Vittorio De Sica a Ugo Tognazzi, una lista di nomi
che non finisce mica qui, potremmo continuare con Jean-Paul Belmondo, Silvia
Koscina, Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni,
Catherina Denueve, Anouk Aimèe, Anita Ekberg, Ciccio Ingrassia, e poi ancora
Fernandel (il mitico Don Camillo),ecc.
La lista potrebbe pure continuare, ma arriveremmo sempre allo stesso punto,
e cioè che la Milo è una grande attrice dal grande cuore, tanto è che alla
fine degli anni ’60 ha rallentato la sua carriera per dedicarsi alla sua
famiglia ed in particolar modo ai suoi due figli: Ciro e Azzurra.
Nel Cinema tornerà nel 2003 per interpretare “Il cuore altrove” di Pupi
Avati e successivamente nel film “Nel cuore di una diva” per la regia della
giovanissima Annarita Campo, di prossima uscita.
Per il debutto televisivo dobbiamo ritornare indietro nel tempo e con
precisione nel 1966 quando ricopre il ruolo di animatrice di “Studio Uno”.
Nel 1983 ha partecipato a “Mixer” di Gianni Minori, nel 1984 ha presentato
su Raidue il programma “Piccoli Fans”, ma la trasmissione che è rimasta più
espressa nella memoria dei telespettatori è stata “L’amore è una cosa
meravigliosa” del 1989, quando durante una diretta televisiva la Milo venne
raggiunta da una telefonata anonima, era l’8 gennaio del 1990, dove le venne
comunicato che il figlio Ciro era rimasto coinvolto in un incidente. Una
telefonata di cattivo gusto che naturalmente comunicava una notizia falsa,
ma il pubblico da casa rimase attaccato al televisore per capire quello che
era successo, scosso dal grande dolore provato da una madre nei confronti
del figlio.
A questo programma susseguono moltissime partecipazioni televisive. Nel 2002
interpreta una ex soubrette sessantenne nella fiction di Canale 5, “Ma il
portiere non c’è mai?” con Giampiero Ingrassia.
Nel 2005 è stata tra le protagoniste del reality “Ritorno al presente”
presentato da Carlo Conti ed in onda su Raiuno, dove è arrivata in finale
occupando il secondo posto delle preferenze, sempre nel 2005 ha partecipato
al reality di rete 4 “Il Grande Circo” condotto da Emanuela Folliero, dove
ha sfoggiato le sue doti circensi.
Ultimamente si è data al teatro, interpretando diverse commedie, che l’hanno
portata in tournèe per tutta l’Italia, tra cui la recente “Di profilo sembro
pazzo” al fianco di Gianfranco D’Angelo, per la regia di Claudio Insegno,
che ha raccolto un grande successo di pubblico.
Adesso è di nuovo in tournèe teatrale con un nuovo spettacolo sempre al
fianco di D’Angelo.
Dopo aver riassunto in poche parole 41 anni di carriera di colei che rimarrà
una delle grandi Dive del Cinema Italiano, sveliamo e capiamo i segreti di
questo film tanto atteso, attraverso un’intervista esclusiva alla stessa.