30 MAGGIO, 2021
di M. A. Avveduto
Franco Battiato, un grande maestro tutto siciliano
Francesco Battiato, in arte Franco, è nato a Ionia (Riposto) in provincia di
Catania il 23 marzo del 1945 ed è scoparso, pochi giorni fa, a Milo, sempre
in provincia di Catania, il 18 maggio del 2021.
Franco Battiato è stato un musicista, compositore e cantautore ma non molti
sanno inoltre che è stato anche un regista e pittore.
Ha iniziato la sua carriera musicale dedicandosi alla musica leggera per poi
proseguire con il rock progressivo e all'avanguardia componendo dei veri e
proprio capolavori apprezzati molto anche all'estero.
Nel 1979 pubblica l'album "L'era del cinghiale bianco" passando così al pop
d'autore.
Nel 1981 vende milioni di copie con "La voce del padrone".
Nella sua carriera ha ottenuto un consistente successo di pubblico e di
critica e si avvalso di alcune collaborazioni fra cui quella del violinista
Giusto Pio e del filosofo Manlio Sgalambro.
I testi di Franco Battiato rispecchiano le passioni che ha nella sua vita,
tra cui l'esoterismo, la teoretica filosofica e la meditazione.
E' uno tra gli artisti che ha ricevuto il maggior numero di riconoscimenti
da parte del "Club Tengo" con 3 targhe e un premio.
Tra il 2012 ed il 2013 è stato Assessore al Turismo della Regione Siciliana
nella giunta guidata dal presidente Rosario Crocetta. Lavoro per il quale
non ha percepito alcun compenso.
Dopo aver conseguito la maturità presso il liceo scientifico "Archimede" di
Acireale in provincia di Catania, e a seguito della morte del padre che era
un camionista e scaricatore di porto nella città di New York, nel 1964 si
trasferisce a Roma e poi a Milano.A Milano lavorò suonando la chitarra in un
cabaret, il "Club 64" dove si esibivano anche Paolo Poli, Enzo Jannacci,
Lino Toffolo, Renato Pozzetto e Bruno Lauzi.
Prima delle loro esibizioni, Franco Battiato li introduceva suonando un paio
di canzoni siciliane.
Tra il pubblico che assisteva 'era anche il grande Giorgio Gaber che invitò
il Battiato ad andarlo a trovare.
Battiato ci andò e da quel momento nacque la loro amicizia.
Franco frequentava l'università ma poi decise di interrompere gli studi e
successivamente pubblicò verso la fine degli anni '60, due singoli per la
rivista "Nuova Enigmistica Tascabile". Apparendo inoltre nella copertina dei
due numeri con il nome di Francesco Battiato.
Battiato esordì in tv nel 1967 nella trasmissione "Diamoci del tu"
Nel 1967, assieme al compaesano Gregorio Alicata, forma un duo musicale,
"Gli Ambulanti", esibendosi d'innanzi alle scuole.
L'amico Giorgio Gaber li lancia, proponendo i loro brani alla casa
discografica di Nanni Ricordi.
Durante la lavorazione di questi album nascono delle incomprensioni tra
Battiato e Alicata, tanto che il duo decide di sciogliersi e Battiato decide
di proseguire singolarmente la propria carriera musicale.
Entra in scena nuovamente Gaber che procura un contratto a Battiato con la
sua casa discografica, la "Jolly".
I primi singoli incisi furono "Il mondo va così" e "Triste come me". Invece
il singolo "La torre" accompagna la sua prima apparizione tv del 1967 al
programma "Diamoci del tu" condotto proprio da Giorgio Gaber in coppia con
Caterina Caselli.
Nella medesima puntata di debutto tv di Battiato si esibisce un altro
artista sconosciuto ma che diventerà poi uno dei maestri della musica
italiana: Francesco Guccini.
Sarà Giorgio Gaber a proporre a Battiato di cambiare il suo nome in Franco
per non farsi confondere con Francesco Guccini.
Collabora con Giorgio Gaber alla stesura del brano "....e allora dai!" che
fu presentato al Festival di Sanremo nel 1967 e al brano "Gulp Gulp" sigla
della trasmissione tv "Diamoci del tu".
Nel 1968 cambia casa discografica e passa alla Philips e nello stesso
periodo collabora con il chitarrista Giorgio Logiri.
Nel 1971 pubblica "Vento Caldo","Marciapiede" e "E' l'amore" con cui ottiene
un discreto successo e diventerà il primo successo commerciale dell'artista
catanese, vendendo oltre centomila copie.
Nel 1969 Battiato partecipa a "Un disco per l'estate" con il brano "Bella
ragazza" che verrà successivamente escluso dalla competizione. Sempre nel
'69 partecipa alla "Mostra Internazionale di Musica Leggera" presentando il
brano "Sembrava una serata come tante".
Nel 1971 abbandona la canzone per dedicarsi alla musica sperimentale facendo
uso di strumenti e sonorità elettroniche.
Nella metà degli anni '70, pubblica alcuni album per l'etichetta
indipendente "Bla Bla", esordendo con l'album "Fetus" che porta in copertina
un feto, venendo poi censurata. L'album vende circa settemila copie ed esce
anche in versione inglese.
Il disco è un vero e proprio viaggio psichedelico.
Il successivo album "Pollution" ottiene maggior successo rispetto al primo.
Nel 1973 pubblica l'album "Sulle corde di Aries".
Nel 1974 pubblica l'album "Clic" interamente dedicato all'amico musicista
Karlheinz Stockhausen. Con questo album l'artista si allontana dalla musica
progressiva e si converte alla musica contemporanea.
Nell'album è contenuta la canzone "Propiedad prohibida" utilizzata come
sigla di apertura del programma di Raidue "Tg2 Dossier".
L'album viene ristampato in Inghilterra con l'aggiuta di un altro brano
"Aria di rivoluzione" divenuta "Revolution in the air".
Pubblica poi l'album "M.elle le Gladiator" con circa dieci minuti di
sovraincisioni e ventiminuti di suoni d'organo registrati presso la
cattedrale di Monreale.
Nel 1972 il nome di Battiato appare in molti album scritti e lanciati da
altri artisti ma tutti appartenenti al circuito dell'etichetta "Bla bla".
L'anno precedente è coautore del singolo Tarzan del complesso "Capsicum Red"
e nello stesso anno fonda la band "Osage Tribe" in cui figura come leader e
voce solista.
Con la sua band incide nel 1971 il primo 45 giri intitolato "Un falco nel
cielo" e l'omonima canzone viene scelta come sigla del quiz televisivo
"Chissà chi lo sa?".
L'anno successivo ovvero il 1972, la band fondata da Battiato gli "osage
Tribe" pubblicano un LP jazz/rock ma il cantante non fa più parte del
gruppo.
Successivamente collabora al disco "Area di servizio" di Riccardo Pirolli
sotto lo pseudonimo di "Genco Puro & Co" cantando tre canzoni. "Giorno
d'estate", "Nebbia" e "Biscotti e the".
Ma non è l'unico album a cui collabora con svariati pseudonimi, utilizzando
i nomi di "Springfield", "Ixo" e "Colonnello Musch".
Nel 1975 presenzia come ospite del "Festival del proletariato giovanile" che
ha avuto luogo al parco Lambro al quale hanno presenziato alcuni tra i più
noti artisti della musica italiana del periodo, quali Francesco Guccini,
Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Francesco De Gregori e Antonello Venditti.
Nel 1976 chiude la casa discografica "Bla Bla" e Battiato passa alla "Dischi
Ricordi"
Nel 1977 Battiato si avvicina al teatro e porta in scena l'opera musicale
"Baby Sitter".
In quel periodo il cantautore conosce il musicista Giusto Pio con cui
stringerà un proficuo sodalizio artistico e da cui imparerà a suonare il
violino.
Nel 1978 sotto l'etichetta di "Dischi Ricordi" esce l'album "Juke Box",
primo album di collaborazione con l'amico violinista, e pensato come colonna
sonora del film tv "Brunelleschi" ma in seguito rifiutato dai produttori.
L’ultimo album di Franco Battiato pubblicato con la "Dischi Ricordi" è
"L'Egitto prima delle sabbie" e con l'omonima traccia vince nel 1979 il
Premio Stockhausen di musica contemporanea.
Sempre nel 1979 assieme a Giusto Pio assume la direzione musicale dello
spettacolo "Polli d'allevamento" scritto e diretto dall'amico Giorgio Gaber.
Nel 1978 pubblica un nuovo 45 giri usando lo pseudonimo Astra. I due brani
scritti con Pio si intitolano "Adieu" e "San Marco".
Nel 1979 grazie ad Angelo Carrara che sarà il suo manager e produttore fino
al 1986, passa alla "EMI Italiana" ritornando così alla canzone.
Lo stesso anno registra l'album "L'era del cinghiale bianco" che contiene
riferimenti alle idee esoteriche dello scrittore e intellettuale René Guénon.
Nonostante il modesto riscontro di vendite e diverse critiche provenienti
dalla stampa, il mensile "Nuovo Sound" definisce il disco "l'LP italiano più
bello dell'anno" su parere di una giuria musicale formata da Renzo Arbore,
Sergio Bardotti, Paolo Giaccio e Sergio Mancinelli.
Nell'album è contenuta anche la canzone "Stranizza d'amuri" scritta in
lingua siciliana.
Nel 1980 pubblica l'album "Patriots" ed il disco ottiene un discreto
successo.
Questa sua nuova fase lo porta a collaborare con altri artisti tra cui Alice
con la quale scrive il brano "Il vento caldo dell'estate"
Nel 1982 pubblica l'album di maggiore successo intitolato "La voce del
padrone" il disco viene promosso dal programma tv "Discoring" di Gianni
Boncompagni condotto anche da Isabel Roussinova. L'album contiene la canzone
"Bandiera Bianca" e "Cuccurucucù" nel cui coro è presente Giuni Russo.
Dopo un discreto successo, nel 1982 l'album inizia a scalare la classifica
giungendo in prima posizione nel mese di marzo dello stesso anno superando
il milione di copie vendute.
Riceve il premio "Gondola d'oro" a Venezia ed il suo disco viene collocato
dalla rivista "Rolling Stone" nella lista dei 100 album italiani più belli
di ogni tempo.
Sempre nel 1982 pubblica l'album "L'arca di Noè" che in poche settimane
vende circa 550.000 copie risultando il disco italiano più venduto nell'anno
preceduto solo dal celebre album "Thriller" di Michael Jackson.
Il brano "Voglio vederti danzare" diventata fra le più suonate dal vivo
durante i concerti del cantante.
Nello stesso periodo esce l'album "Legione straniera" dell'amico musicista
Giusto Pio a cui ha collaborato Battiato in tutte le tracce. Battiato
collabora anche al successivo album intitolato "Restoration".
Nel 1983 esce "Orizzonti perduti" che contiene il singolo "La stagione
dell'amore".
Nel 1984 il cantante decide di ridurre l'attività concertistica ma fa
eccezione solo per lì "Eurovision Song Contest" dove si esibisce in coppia
con la cantante Alice con il brano "I treni di Tozeur" che si piazza al
quinto posto e ottiene un elevato successo di vendite in tutta Europa.
Nel 1985 esce l'album "Mondi lontanissimi" e con la raccolta intitolata "Echoes
of Sufi Dances" tenta di affacciarsi ai mercati discografici inglesi e
spagnoli.
Poco dopo il cantautore dà inizio in contemporanea ad una carriera di
compositore che porterà alla pubblicazione di alcune opere di matrice sacra.
La prima con uscita nel 1986 intitolato "Genesi".
Nel 1989 Franco Battiato si esibisce in Vaticano.
L'artista decide poi di trasferirsi da Milano a Milo nella sua Sicilia, dove
ha vissuto sino agli ultimi giorni di vita.
Il quindicesimo album del cantautore si ispira alle opere del filosofo
Aristotele e contiene alcune ballate tra cui "E ti vengo a cercare" e
"Secondo imbrunire".
Il disco vende oltre 300.000 copie e grazie a questo nuovo LP Battiato nel
1989 viene chiamato da papa Giovanni Paolo II ad esibirsi in Vaticano,
divenendo il primo cantante di musica leggera a tenere un concerto nella
Città del Vaticano.
Il successivo Giubbe rosse uscito nel 1989 è il primo album dal vivo del
musicista.
L'opera contiene l'inedito "Giubbe Rosse", "Alexander Platz" già cantata da
Milva, "Mesopotamia" versione modificata del brano "Che cosa resterà di me"
(scritto per l'album Dalla/Morandi) e "Lettera al governatore della Libia"
anch'essa modificata e già scritta nel 1980 per la cantante Giuni Russo che
sarà la seconda voce anche in questa sezione.
Battiato scrive per Giuni Russo l'intero album intitolato "Energie" che
uscirà nel 1981.
Nello stesso anno scrive musiche per il cinema, firmando l'intera partitura
del film "Una vita scellerata" uscito nel 1990 incentrato sulla figura
dell'artista originario di Firenze, Benvenuto Cellini.
Pubblica l'album intitolato "Come un cammello in una grondaia" registrato
presso gli "Abbey Road Studios" che vende subito 25 mila copie.
Il brano più famoso del disco è "Povera Patria" che si aggiudica nel 1992 la
Targa Tenco come miglior canzone dell'anno.
Dopo la sua partecipazione al Concerto di Baghdad tenuto con l'orchestra
nazionale irachena nel 1992, Battiato torna in Italia presentando un nuovo
LP di inediti che si intitola "Caffè de la Paix".
Nel 1994 inizia la sua collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro,
conosciuto l'anno precedente nella sua Sicilia.
I primi frutti di questa collaborazione sono l'opera teatrale "Il cavaliere
dell'intelletto" e l'album intitolato "L'ombrello e la macchina da cucire"
edito dalla casa discografica EMI.
Nel 1996 per la nuova casa discografica "Mercury" pubblica l'album
intitolato "L'imboscata" che si piazza al secondo posto nella classifica
"FIMI Album" divenendo il nono album più venduto dell'anno per il mercato
italiano.
Unica traccia non presente nell'album e pubblicata come singolo è "Decline
And Fall Of The Roman Empire".
Nel 1999 il cantautore pubblica un nuovo album dal titolo "Fleurs", il disco
raccoglie "Era de maggio" del poeta napoletano Salvatore Di Giacomo e "Ruby
Tuesday", successo targato Rolling Stones.
Franco Battiato omaggia il cantautore Fabrizio De André reinterpretando due
dei suoi brani più celebri "La canzone dell'amore perduto" e "Amore che
vieni amore che vai". Successivamente promuover un'altra cover del cantante
ovvero "Inverno" e partecipa al disco celebrativo "Sogno nº 1" che è
l'omaggio della "London Symphony Orchestra" al cantautore genovese.
Diversi gli album che poi si sono susseguiti.
Nel 2003 riceve dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la
Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte che ritirata al Palazzo del
Quirinale insieme ad altri artisti quali Katia Ricciarelli e Susanna Tamaro.
L'anno successivo partecipa alla prima edizione del Festival teatro canzone
Giorgio Gaber.
Nel 2004 esce "Dieci stratagemmi" prodotto dalla Sony Music ispirato a Sun
Tzu.
Nel 2012 esce l'album "Apriti sesamo" che vende oltre 30.000 copie vendute.
Il 6 agosto 2013 è protagonista del concerto/tributo in ricordo di Lucio
Dalla tenutosi nell'anfiteatro di Milo, paese caro ad entrambi i cantautori.
L'arena siciliana, intitolata per l'occasione al cantautore bolognese, viene
inaugurata dallo stesso Battiato poco prima dell'inizio del concerto.
Il 17 settembre 2017 tiene il suo ultimo concerto al Teatro romano di
Catania e le ultime quattro date del tour vengono annullate per motivi di
salute.
A fine agosto 2019 viene annunciata l'uscita dell'ultimo album prima del
ritiro dalle scene, dal titolo "Torneremo ancora" che segna il ritorno di
Battiato alla Sony Music.
L'album rappresenta una sorta di "testamento musicale".
Con la versatile Milva realizza due album di grande fascino: "Milva e
dintorni" uscito nel 1982 e "Svegliando l'amante che dorme" uscito nel 1989,
conosciuto anche con il titolo "Una storia inventata". Inoltre nel 2011 è
produttore dell'ultimo disco di mIlva dal titolo "Non conosco nessun
Patrizio".
Nel 1992 collabora all'album "L'amore nuovo" del cantautore catanese
Vincenzo Spampinato, cantando più strofe nella relativa title-track.
Nel 1996 collabora con i "CSI" all'album "Linea Gotica". Nell'occasione la
band incide una cover della sua "E ti vengo a cercare" dove compare la voce
dello stesso cantautore.
Nello stesso anno scrive per Patty Pravo "Emma Bovary", contenuta nell'album
"Notti, guai e libertà".
Nel 2000 collabora all'album "L'infinitamente piccolo" di Angelo Branduardi
con il brano "Il sultano di Babilonia e la prostituta".
Duetta, sempre nel 2000, nel pezzo "L'astronauta" di Federico Stragà.
Nel 2001 collabora all'ultimo album di Francesco De Gregori, curando gli
arrangiamenti della canzone "Il cuoco di Salò".
Sempre nel 2001 appare con il gruppo dei Bluvertigo nel video "L'assenzio".
Partecipa, poi, con gli amici Saro Cosentino e Morgan all'album-tributo per
Robert Wyatt intitolato "The Different You" col brano "Alifib".
Nel 2003 avviene la collaborazione con Tony Esposito nell'album "Viaggio
tribale" in cui canta il pezzo "For me" scritto assieme allo stesso
Esposito.
Collabora con Claudio Baglioni, Mario Venuti, Carmen Consoli, con Francesco
Renga nel suo album "Un giorno bellissimo" duettando nel brano "La strada",
con Pino Daniele nel pezzo "Chi tene 'o mare".
Ma Battiato non è solo un cantautore e compositore ma un bravo ed affermato
pittore, negli anni '90 e con precisione dal 1993, Battiato organizza mostre
personali in Italia e nel mondo, toccando cit come Roma, Stoccolma, Firenze,
Miami e Instanbul.
Una delle sue mostre è curata dall'artista Piero Guccione.
In oltre vent'anni ha prodotto circa ottanta opere firmandosi con lo
pseudonimo di Süphan Barzani.
Battiato oltre alla musica ed alla pittura si concede anche al cinema. Il
regista Nanni Moretti ha spesso utilizzato canzoni del musicista come
colonna sonora dei suoi film.
Ma Battiato non firma solo colonne sonore ma ha anche partecipato come
attore in una pièce teatrale di William Shakespeare "Molto rumore per nulla"
e appare occasionalmente e non accreditato come attore nel film di Corrado
Farina intitolato "Baba Yaga" interpretato da Carroll Baker.
Negli anni compone diverse colonne sonore collaborando in primis col
veronese Giacomo Battiato, suo omonimo ma non suo parente, nel film "Una
vita scellerata" datato 1990, e con il conterraneo Pasquale Scimeca firmando
le musiche del film "Il giorno di San Sebastiano" (1994). Alcuni suoi brani
vengono utilizzati anche da Antonello Aglioti nel film "Il giardino dei
ciliegi" del 1992 dove l'attrice Marisa Berenson esegue "Luna indiana" e dal
cineasta Nanni Moretti che lo cita esplicitamente in "Bianca", "La messa è
finita" e "Palombella rossa". Nel 2006 il regista Alfonso Cuarón utilizza la
canzone "Ruby Tuesday" dei Rolling Stones nella versione promossa
dall'artista per la colonna sonora del film I figli degli uomini" (Children
of Men). Collabora inoltre a numerosi film dell'amica Elisabetta Sgarbi tra
cui "Deserto Rosa" uscito nel 2009 e
"Un ritratto di Beethoven" a cui Battiato ha dedicato il suo secondo film
dal titolo "Musikanten".
Le sue aspirazioni di regia iniziano già nel 1979, quando comincia a
dirigere tutti i suoi videoclip.
Nel 2003 scrive, dirige e sceglie le musiche per il suo primo film a
soggetto: "Perduto amor", in larga parte autobiografico con il quale si
aggiudica il Nastro d'argento come miglior regista esordiente. Al film
prendono parte molti amici e colleghi del cantante tra i quali: Alberto
Radius, Morgan, Francesco De Gregori e Giovanni Lindo Ferretti.
Nel 2005 presenta alla 62ª Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film
dal titolo "Musikanten" distribuito in maniera precaria nel marzo del 2006.
La pellicola racconta gli ultimi quattro anni di vita di Ludwig van
Beethoven, interpretato da Alejandro Jodorowsky.
Nel giugno precedente alla Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro,
annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: "Niente è
come sembra" interpretato da Giulio Brogi e che vede la partecipazione
straordinaria di Sonia Bergamasco ed Alejandro Jodorowsky. Il film dopo
essere stato presentato nel 2007 al Festival internazionale del film di Roma
esce direttamente in DVD. Nel 2007 firma la regia del docufilm dedicato alla
vita e all'opera di Giuni Russo per il titolo "La Sua figura".
Nel 2010 viene presentato il lungo docufilm "Auguri Don Gesualdo" prodotto
dalla Regione Siciliana con Kasba Comunicazioni ed incentrato sulla vita
dell'intellettuale siciliano di origini modicane Gesualdo Bufalino.
Dopo aver annunciato l'uscita del film "Viaggio nel regno del ritorno" sulle
vicende biografiche di Haendel e Scarlatti nel 2014 gira "Attraversando il
Bardo" documentario dedicato al tema della morte nelle diverse tradizioni
spirituali d'Oriente e d'Occidente.
Nel 2017 compare nella colonna sonora del film "Chiamami col tuo nome di
Luca Guadagnino" con il brano "Radio Varsavia" e nel 2018 in "Benedetta
follia" di Carlo Verdone con "La stagione dell'amore".
Legatissimo alla madre Grazia, Battiato non ha mai amato la vita mondana
preferendo il suo eremo siciliano di Milo alle pendici dell'Etna dove tra
l'altro ebbe per molti anni come vicino di casa il collega Lucio Dalla. Suo
fratello Michele è stato consigliere comunale repubblicano di Milano.
Battiato era credente ma non si identificava in una religione in
particolare.
Franco Battiato non ha mai voluto confondere l'attività musicale con quella
politica ma non ha mai nascosto di essere vicino all'area di
centro-sinistra.
Tra i riconoscimenti e le onoreficenze ricevute: Medaglia d'Oro ai
Benemeriti della Cultura e dell'Arte - nastrino per uniforme ordinaria,
Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Laurea honoris
causa in Filologia moderna dell' Università degli studi di Catania, "Premio
Billboard Europa" come migliore opera prima per l'album Fetus, nel 1981
vince il Festival di Sanremo come autore del brano "Per Elisa", vince il
"Disco Verde" al Festivalbar come autore del brano "Un'estate al mare",
"Gran Premio Internazionale dello Spettacolo" per la partecipazione all'Eurovision
Song Contest, "Targa Tenco" per il brano "Povera Patria","Giglio d'Oro al
Premio Galileo 2000", "Premio Librex Montale" sezione "Poetry for Music",
"Premio Giara d'Argento" come "Grande Siciliano" dal comune di Giarre,
Premio "Volare" per il miglior arrangiamento al Festival di Sanremo, nel
2003 gli viene dedicato l'asteroide 18556 Battiato, "Nastro d'argento come
miglior regista esordiente" per il film "Perdutoamor", premio "Unimarche"
"Università delle Armonie", premio per la miglior regia al "Sicilian Film
Festival", "Angelo alla carriera" al Terni Film Festival, premio "Ciampi"
alla carriera,"Premio Tenco alla carriera", "Premio CD Platino" ai "Wind
Music Awards", premio "Etna" dal comune di Linguaglossa.
Cittadino onorario del Comune di Gangi in provincia di Messina e del Comune
di Vittoria in provincia di Ragusa
Nell'ottobre del 2019 il manager Francesco Cattini annuncia il ritiro di
Battiato dal mondo della musica.
Da tempo malato il cantautore Battiato muore la mattina del 18 maggio 2021
nella sua casa di Praino di Milo, all'età di 76 anni. Sulla sua malattia, la
famiglia ha sempre voluto mantenere il massimo riserbo. I funerali vengono
celebrati il giorno seguente in forma strettamente privata.